Notizie storico artistiche sulla cappella
La cappella di San Carlo Borromeo: Vescovo di Milano canonizzato nel 1610, ricordato per l’opera di profonda riforma della diocesi ambrosiana. L’ambiente è interamente affrescato da Antonio Carracci (1589-1616), nipote di Annibale. Si tratta dell’ultima tra le opere eseguite dal pittore per la ...
La cappella di San Carlo Borromeo: Vescovo di Milano canonizzato nel 1610, ricordato per l’opera di profonda riforma della diocesi ambrosiana. L’ambiente è interamente affrescato da Antonio Carracci (1589-1616), nipote di Annibale. Si tratta dell’ultima tra le opere eseguite dal pittore per la basilica, intorno al 1612-14. Danneggiati per le frequenti inondazioni della chiesa, gli affreschi furono restaurati da Niccolò Ricciolini probabilmente nel corso del Settecento. Alla sommità dell’arcone d’ingresso è collocato lo stemma del Cardinale Tonti, committente della decorazione. Nel sottarco cinque piccoli scomparti con i Miracoli di San Carlo, ambientati sempre en plein air e, al centro, il Sacro chiodo, la reliquia della Vera Croce, che il santo aveva solennemente portato in processione durante la peste del 1576. Sulla volta, da sinistra a destra, L’elemosina di San Carlo, il Cristo benedicente, in un ovale, e San Carlo in preghiera davanti a un sepolcro. Nella parete destra l’affresco San Carlo comunica un appestato, scena di forte resa drammatica che mostra in primo piano i corpi senza vita di un uomo e di una donna con il suo bambino in braccio. Sulla parete opposta La guarigione dell’indemoniato, costruita sul contrasto tra le violente convulsioni del giovane e la serenità del paesaggio che fa da sfondo all’episodio. Il paliotto d’altare in marmi policromi mostra il consueto simbolo francescano. Sull’altare si trova un affresco con San Carlo Borromeo in preghiera, opera del Ricciolini.