Nella notte del 16 maggio 2016 e stata gravemente ferita da colpi di arma da fuoco mentre era in missione in Sud Sudan. È deceduta il 20 maggio 2016. Il 27 maggio i suoi resti sono stati trasferiti e sepolti nel Sud Sudan, la sua amata missione.
Sr. Veronika Theresia nacque come quartogenita dei genitori Tomáš e Mária Rácková. Il padre lavorava come impiegato delle ferrovie e la madre era una casalinga. La famiglia viveva una profonda fede. La sorella maggiore, Pavla, studiò medicina, il fratello Michal si mise sulle orme di suo padre. Il fratello Pietro diventò sacerdote diocesano. Veronika, la più giovane, era il sole della famiglia. Era molto vivace, sempre piena di idee e molto attiva. Nei tempi della sua giovinezza la Chiesa in Slovacchia fu perseguitata, ma i giovani desideravano valori spirituali.
Da giovane Veronica è stata toccata dalla vita di una religiosa di una Congregazione che lavorava con le persone con disabilità. Allora sentì la chiamata: “Perché non potrei anch’io appartenere a Gesù e aiutare le persone e i bambini che hanno bisogno di aiuto?” Ispirata dalla sua sorella, che si era laureata in medicina, anche il suo sogno era dedicare la sua vita a Dio in questa professione e aiutare le persone. Iniziò gli studi medici all’Università di Praga. Durante le vacanze estive partecipava ai ritiri organizzati dalle Suore Missionarie, Serve dello Spirito Santo (SSpS), grazie ai quali la sua vocazione si rafforzava. A quel tempo i ritiri si svolgevano in segreto nelle case delle famiglie, a causa del regime politico comunista. Terminati gli studi di medicina, Veronika aveva già un chiaro obiettivo: diventare suora missionaria. Fece richiesta per essere accettata alla Congregazione e le fu offerta la possibilità di fare la formazione religiosa all’estero, precisamente in Germania. Suor Veronika, dopo un anno di esperienza medica nell’Ospedale di Bánovce nad Bebravou, emigrò clandestinamente a Roma e da lì andò in Germania dove lavorò come medico per diversi anni. Suor Veronika Theresia, come una donna medico, aveva profonda compassione per i malati, per i loro bisogni fisici e spirituali. Andava da loro mostrando grande interesse e portando nuova speranza. Si caricava dei problemi della gente nelle sue preghiere e chiedeva preghiere per loro a tutti i benefattori. Le sue compartecipazioni includevano sempre la gratitudine verso Dio per la Sua presenza, guida e aiuto e anche la gratitudine verso tutti coloro che la accompagnavano nella sua missione.
Nella notte del 16 maggio 2016 trasferì una donna incinta con complicazioni del parto dalla clinica dove stava ad un ospedale un po’ più grande e con strutture migliori, nonostante i rischi dovuti alla guerra civile nel paese, il Sud Sudan. Mentre stava tornando da sola, alla guida dell’ambulanza, le hanno sparato i soldati di pattuglia di notte. P. Zachariah – il Vicario Generale della Diocesi – dopo aver ricevuto una chiamata anonima, è andato al luogo insieme al Segretario del Vescovo p. Emmanuele. Hanno trovato Suor Veronika Theresia ancora cosciente, ma già in condizioni molto gravi. La portarono nella clinica più vicina dove c’era una chirurgia d’emergenza. Tuttavia, a causa delle sue condizioni molto gravi, fu trasferita in un ospedale più specializzato in Kenya. Lì, dopo aver ricevuto tutti i possibili trattamenti, è deceduta il 20 maggio 2016. Il 27 maggio i suoi resti sono stati trasferiti nel Sud Sudan – la sua amata missione.
Il 27 novembre 2017 , durante la veglia di preghiera nella Basilica di San Bartolomeo all’Isola, luogo memoriale dei Nuovi Martiri visitato lo scorso aprile da Papa Francesco, la Bibbia e lo stetoscopio di Sr. Veronika Theresia sono state solennemente deposte nella cappella che ricorda i martiri missionari in Africa.