Cari amici della Comunità di Sant’Egidio, voi avete mosso i primi passi proprio qui a Roma negli anni difficili dopo il ’68. Figli di questa Chiesa che presiede nella carità, avete poi diffuso il vostro carisma in tante parti del mondo. La Parola di Dio, l’amore per la Chiesa, la predilezione per i poveri, la comunicazione del Vangelo sono state le stelle che vi hanno guidato testimoniando, sotto cieli diversi, l’unico messaggio di Cristo. Vi ringrazio per questa vostra opera apostolica; vi ringrazio per l’attenzione agli ultimi e per la ricerca della pace, che contraddistinguono la vostra Comunità
Con queste parole affettuose e paterne, papa Benedetto XVI si è rivolto ad alcune migliaia di persone della Comunità che il 7 aprile scorso gremivano la piazza dell’Isola Tiberina a Roma, davanti alla basilica di San Bartolomeo, luogo memoriale dei martiri del nostro tempo, al termine di una preghiera solenne e commossa.
E’ stata una giornata di preghiera, di unità, di grande gioia. Il papa, come lui stesso ha detto, ha compiuto “un pellegrinaggio alla memoria dei martiri del XX secolo”, ma anche un incontro con la Comunità che quest’anno festeggia i 40 anni di vita. Bambini, anziani, famiglie, hanno accolto con calore e gratitudine il Santo Padre, che ha avuto parole e gesti di affetto per tutti dicendo:”Guardando a questi eroi della fede, sforzatevi anche voi di imitarne il coraggio e la perseveranza nel servire il Vangelo, specialmente tra i poveri. Siate costruttori di pace e di riconciliazione fra quanti sono nemici o si combattono. Nutrite la vostra fede con l’ascolto e la meditazione della Parola di Dio, con la preghiera quotidiana, con l’attiva partecipazione alla Santa Messa. L’autentica amicizia con Cristo sarà la fonte del vostro amore scambievole. Sostenuti dal suo Spirito, potrete contribuire a costruire un mondo più fraterno”.