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4. Sala Europa

In Europa, oltre al martirio subito per la persecuzione comunista e nazista, i cristiani sono caduti vittime della violenza per la loro fedeltà al Vangelo anche in altri contesti.

In Spagna un’ondata di violenza contro il clero cattolico esplose nel quadro della guerra civile (1936-1939). Nel 1931 era stata proclamata la repubblica, caratterizzata da un clima saturo di anticlericalismo. Il 18 luglio 1936, in seguito alla vittoria alle elezioni parlamentari di una coalizione di partiti di sinistra, ebbe luogo la sollevazione militare contro il governo: aveva inizio la guerra civile. Nei mesi successivi si scatenò un’aperta persecuzione antireligiosa da parte di comitati rivoluzionari armati formati da anarchici, socialisti radicali e comunisti. Un attacco sistematico fu sferrato con furore iconoclasta contro i simboli cristiani.

L’odio antireligioso provocò un massacro: 6.771 vittime tra il personale ecclesiastico, 12 vescovi, 4.011 preti, 2.373 religiosi, 288 religiose, 86 seminaristi, 1 amministratore apostolico, migliaia di laici cattolici.

In tempo di guerra, ma anche in contesti violenti di vita ordinaria, donne cristiane hanno difeso la loro dignità e la loro libertà di fronte alla violenza e alla prepotenza maschile. Come la beata Karolina Kózkówna uccisa nell’attuale Polonia durante la prima guerra mondiale da un soldato che tentava di violentarla.

Negli ultimi decenni del ‘900 si è manifestata la resistenza cristiana all’espansione del potere delle mafie. Il beato Pino Puglisi, prete di Palermo in Sicilia, si era impegnato con i bambini e i giovani del quartiere di Brancaccio, dominato dal mafiosi, in modo talmente efficace da spingere i capimafia a ucciderlo nel settembre 1993.

Alcuni cristiani sono “martiri della carità”, uccisi per la fedeltà al loro impegno di amore per i poveri. Altri sono stati vittime della violenza cieca del terrorismo.

Negli anni ’70 e ’80 del ‘900 a colpire è stato il terrorismo politico, nel primi due decenni del XXI secolo quello jihadista, come nel caso di padre Jacques Hamel assassinato nel 2016 in Francia mentre celebrava la liturgia.