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5. Sala Asia Oceania

In Asia e in Oceania la testimonianza del martirio ha accompagnato l’impegno missionario.

All’inizio del XX secolo in Cina, durante la rivolta dei Boxer (1899-1900), i cristiani (cattolici, protestanti, ortodossi) furono vittime della violenta reazione all’aggressiva penetrazione europea nell’impero cinese. Identificati con le potenze occidentali, molti missionari e anche numerosi cristiani cinesi furono uccisi.

In Corea, sotto influenza giapponese, nel 1901 una rivolta popolare provocò massacri di cristiani.

Durante la seconda guerra mondiale nelle Filippine e in Indonesia a morire furono numerosi preti, laici, religiosi e religiose, sottoposti alle violenze delle truppe d’occupazione giapponesi e all’internamento in campi di prigionia. L’obiettivo era l’eliminazione del cristianesimo dal mondo asiatico in nome della superiorità della “razza” nipponica. Anche la comunità cattolica in Giappone fu soggetta a repressioni e a violenze.

Sofferenze alle comunità cristiane furono provocate dalle truppe nipponiche in Oceania, dove persero la vita centinaia di missionari protestanti, due vescovi cattolici e un vescovo anglicano.

I cristiani, testimoni del Vangelo della pace, sono caduti vittime In situazioni di conflitto e di instabilità politica. É stato il caso della turbolenta vicenda della Birmania tra anni ’30 e ’60; dello Sri Lanka lacerato dallo scontro tra le due principali etnie, tamil e cingalesi; dell’isola di Mindanao nelle Filippine segnata da un lungo conflitto. Nel 2003 nelle Isole Solomone i fratelli della Melanesian Brotherhood anglicana sono stati uccisi per la loro azione di pacificazione della guerra civile.

In Asia I cristiani sono quasi ovunque una minoranza, nei cui confronti non sono mancate violenze di gruppi animati da fanatismo, appartenenti alle confessioni religiose maggioritarie. In Thailandia in nome del buddismo una persecuzione colpi le comunità cristiane dal 1940 al 1944, In India, dopo l’indipendenza, i cristiani sono stati occasionalmente coinvolti nelle violenze tra induisti e musulmani. Dagli anni ’90 si sono registrate tra le comunità cristiane non poche vittime di una violenza segnatamente anticristiana da parte di esponenti di formazioni radicali del nazionalismo Indiano. Sul finire del XX secolo e all’inizio del XXI violenze hanno colpito i cristiani anche in Indonesia e in Sri Lanka.

Negli stessi anni in Pakistan si è affermato un clima di intolleranza nei confronti dell’esigua minoranza cristiana. La legge sulla blasfemia è diventata strumento per perseguitare i cristiani. I ministro per le Minoranze del governo pakistano, Shahbaz Bhatti, cattolico, è stato assassinato nel 2011 da un commando di fondamentalisti islamici per il suo impegno a riformare la legge.