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7. Sala Americhe

L’esperienza del martirio toccò i cristiani americani già dai primi decenni del ‘900 in Messico. Una prima ondata di violenza si abbatte sui cattolici durante la guerra civile nel 1914. Un nuovo conflitto civile, la guerra cristera dal 1926 al 1929, fu provocato dalla brutale politica anticlericale del governo.

A partire dagli anni ’60, nel quadro del confronto politico-ideologico della guerra fredda, in numerosi paesi latinoamericani, segnati da tensioni sociali e da instabilità politica, si sono consumati conflitti intestini tra governi dittatoriali, forze paramilitari e movimenti di guerriglia. Vescovi, preti, religiosi, laici e catechisti, donne e uomini, per la loro testimonianza cristiana sono stati spesso vittime della violenza, perché difendevano la popolazione, presa in ostaggio tra le forze in lotta.

Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador, canonizzato come martire, ne è l’emblema. Fu ucciso il 24 marzo 1980 sull’altare, mentre celebrava l’eucaristia, da un commando degli ambienti di destra del suo Paese. El Salvador, piccolo Stato centroamericano, marcato da una profonda divaricazione sociale tra pochissimi ricchi e una moltitudine di poveri contadini, conosceva negli anni ’70 un radicale scontro politico, sfociato in un conflitto violento. Animato da intenso amore per la Chiesa e per i poveri, Romero scelse di non tacere e reclamò giustizia per il suo Paese, condannò la violenza, denunciò le innumerevoli morti di innocenti. Fu quest’impegno nella difesa di un popolo di poveri, in nome del Vangelo, a infastidire gli ambienti che ne vollero l’assassinio.

Sono numerosi i cristiani che in America Latina hanno dato la vita per la carità e la giustizia come il beato Enrique Angelelli, vescovo ucciso durante la dittatura militare in Argentina, Altri sono stati colpiti perché con la loro vita fedele al Vangelo sono stati un baluardo di resistenza all’espansione del potere violento dei narcotraffcanti e, in anni più recenti, delle bande giovanili.

Anche nel Nord America i cristiani si sono confrontati con la violenza e l’ingiustizia e alcuni di loro hanno versato il sangue per il proprio impegno. Tra loro il pastore battista afroamericano Martin Luther King, ucciso nel 1968 a Memphis negli Stati Uniti: aveva dedicato la sua vita al sogno di un mondo senza più discriminazioni razziali.