Lo scorso mercoledì, 29 aprile, Papa Francesco ha concluso il percorso sulle beatitudini evangeliche proponendoci una riflessione sull’ultima,  in cui si proclama la gioia escatologica dei perseguitati per la giustizia.

Il papa ha posto in evidenza che oggi  ci sono più martiri che nei primi secoli, sottolineando che per un mondo che vive in funzione del denaro la vita donata del cristiano rappresenta un problema.

Esprimiamo a questi fratelli e sorelle la nostra vicinanza– ha detto il papa –  siamo un unico corpo, e questi cristiani sono le membra sanguinanti del corpo di Cristo che è la Chiesa.

Segue il testo integrale della catechesi del 29 aprile 2020

http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2020/documents/papa-francesco_20200429_udienza-generale.html

Nella Basilica di San Bartolomeo all’Isola, Santuario dei Nuovi Martiri, sono custodite le memorie di tanti cristiani che hanno donato la vita per il Vangelo. Papa Francesco, il 22 aprile 2017, ha visitato la basilica di San Bartolomeo e durante la preghiera in memoria dei Nuovi Martiri ha detto: l’eredità viva dei martiri dona oggi a noi pace e unità. Essi ci insegnano che, con la forza dell’amore, con la mitezza, si può lottare contro la prepotenza, la violenza, la guerra e si può realizzare con pazienza la pace. 

Segue il testo integrale dell’omelia di papa Francesco in visita a San Bartolomeo all’Isola

https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2017/04/22/0257/00589.html