Lettera di frére Christian de Chergé, monaco trappista di Notre Dame de l’Atlas, in Algeria, ucciso dai fondamentalisti islamici il 21 maggio 1996, assieme a sei suoi confratelli.

Frére Christian de Chergé era priore del monastero trappista di Notre Dame de l’Atlas, a Tibihirine in Algeria; fu rapito e ucciso dai terroristi del Gruppo Islamico Armato, assieme a sei suoi confratelli, il 21 maggio 1996. Il Monastero di Tibihirine era un luogo di preghiera, dialogo e incontro, molto conosciuto e apprezzato dalla popolazione musulmana algerina. Malgrado l’inasprirsi della crisi e l’aumento degli attacchi, i frati avevano deciso di non abbandonare il monastero e di condividere pericoli e sofferenze con l’Algeria e con i loro amici musulmani.


Padre John Bradburne era un missionario inglese, membro laico dell’Ordine Francescano Secolare, Direttore del Lebbrosario di Mutemwa, nei pressi della cittadina di Mutoko. Fu assassinato nel contesto delle turbolenze della guerra civile in Rhodesia (attuale…

Leggi tutto

Il 7 settembre vengono brutalmente uccise in Burundi suor Lucia Pulici e suor Olga Raschietti, missionarie saveriane. Nonostante l’accaduto le altre suore che vivevano in quella casa decidono comunque di trascorrervi la notte. Tra di…

Leggi tutto

La piccola croce appartenuta a suor Leonella Sgorbati, uccisa a Mogadiscio il 17 settembre 2006, è stata consegnata alla Basilica di San Bartolomeo all’Isola e affidata alla Comunità di Sant’Egidio. La consegna è avvenuta in…

Leggi tutto

Floribert Bwana-Chui era un membro della Comunità di Sant’Egidio di Goma, in Congo. Nel 2007 si era laureato e aveva trovato lavoro come direttore dell’ufficio della dogana per la verifica della qualità delle merci. Un…

Leggi tutto

Frére Christian de Chergé era priore del monastero trappista di Notre Dame de l’Atlas, a Tibihirine in Algeria; fu rapito e ucciso dai terroristi del Gruppo Islamico Armato, assieme a sei suoi confratelli, il 21…

Leggi tutto

Evariste Kagorora, un giovane tutsi del Ruanda, nei primi giorni di aprile del 1994, dopo l’inizio del drammatico genocidio, si rifugiò nella chiesa della Saint Famille di Kigali pensando fosse un luogo sicuro. Dopo tre…

Leggi tutto