Le memorie dei beati martiri polacchi Michał Tomaszek e Zbigniew Strzałkowski sono state affidate ieri alla basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina, memoriale dei nuovi martiri, dove si è svolta una preghiera solenne presieduta da don Marco Gnavi e padre Marco Tasca, generale dei frati minori conventuali.
Michał Tomaszek (1960-1991) e Zbigniew Strzałkowski (1958-1991) erano giovani missionari francescani polacchi. Dopo appena due anni della loro presenza tra la gente di Pariacoto, piccolo paese nelle Ande peruviane, il 9 agosto 1991 furono fucilati dai terroristi di Sendero Luminoso. I guerriglieri motivarono con queste parole l’uccisione dei due frati: “ingannano il popolo perché distribuiscono alimenti della Caritas, che è imperialismo; con la recita del rosario, il culto dei Santi, la Messa e la lettura della Bibbia predicano la pace e così addormentano la gente”. Sepolti nella chiesa di Pariacoto, furono proclamati beati il 5 dicembre 2015 a Chimbote, in Perù.
Nella cappella che ricorda i nuovi martiri delle Americhe sono stati posti i sandali di padre Tomaszek, simbolo della itineranza e della missione, testimoni della fatica del cammino ma anche della gioia dell’incontro, un calice per la Santa Messa, simbolo del servizio sacerdotale e del sacrificio compiuto dai due frati nel nome del Vangelo, e un’ampolla con la terra imbevuta del loro sangue, simbolo della appartenenza dei due missionari nella fede al popolo e alla terra peruviana per la quale hanno offerto la loro vita.
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