Oggi, 29 ottobre,  la basilica di San Bartolomeo all’Isola, santuario dei Martiri del XX e XXI secolo accoglierà una memoria appartenuta a Charles de Foucault.  Si tratta di una cazzuola che riporta inciso  sul manico il cuore e la croce, simbolo delle Comunità dei Piccoli Fratelli e delle Piccole Sorelle di Gesù. 

La Comunità delle piccole sorelle ha voluto donare alla basilica di San Bartolomeo la cazzuola utilizzata da Fratel Carlo  per costruire la sua ultima dimora a Tamanrasset, nel Sahara, dove ha vissuto come fratello universale, offrendo accoglienza e ospitalità a chiunque passasse dal suo villaggio nel deserto: cristiani, musulmani, ebrei. Venne ucciso il 1° dicembre 1916, quando una piccola banda di predoni entrò nel suo rifugio.

Fratel Carlo è stato beatificato da papa Benedetto XVI il 13 novembre del 2005.

Questa sera la memoria verrà consegnata durante una preghiera, che si terrà alle ore 20:00, presieduta da don Angelo Romano, Rettore della basilica, alla presenza di don Gabriele Faraghini, Rettore del Seminario Romano Maggiore, del postulatore della causa di canonizzazione e di una vasta rappresentanza della Comunità delle Piccole Sorelle di Gesù.

Beato Charles De Foucauld – Carlo di Gesù

Il Visconte Charles de Foucauld (fratel Carlo di Gesù) nasce a Strasburgo (Francia) il 15 settembre 1858, da famiglia aristocratica. Orfano a sei anni, viene allevato, assieme alla sorella Marie, dal nonno paterno, il colonnello Charles de Morlet. Durante l’adolescenza andrà progressivamente allontanandosi dalla fede. “Durante dodici anni ho vissuto senza nessuna fede; niente mi sembrava abbastanza provato; la stessa fede con la quale si seguono religioni così diverse mi sembrava la condanna di tutte; ancora meno quella della mia infanzia mi sembrava ammissibile, con il suo 1 = 3 che non potevo accettare […]. I filosofi sono tutti in disaccordo; restai dodici anni senza niente negare e senza niente credere, disperando della verità, e non credendo neanche in Dio, nessuna prova mi sembrava abbastanza evidente” (Lettera a Henry de Castries).

 Giovinezza e l’esplorazione del Marocco

Intraprende la carriera militare. Conosciuto per il suo gusto del piacere e della vita facile, dimostra tuttavia una volontà decisa e costante nelle maggiori difficoltà. Una pericolosa esplorazione del Marocco (1883-1884) gli procura grande fama e gli riconquista la stima dei suoi. 

Conversione

Interpellato dalla fede dei musulmani, va alla ricerca di Dio, e accompagnato con saggezza dalla cugina Marie de Bondy, incontra un sacerdote, l’abbé Huvelin (1886), si confessa e ritrova la fede. Charles ha 28 anni. Scrive: “Appena ho creduto che Dio esiste ho capito che non avrei potuto fare altro che vivere solo per lui”. 

Nazareth e sacerdozio

Per seguire Gesù si fa monaco trappista (1890-1896), poi vive da eremita presso le monache Clarisse di Nazareth (1897-1900). Dopo un lungo periodo di discernimento accetta di essere ordinato prete (1901). I tre anni trascorsi a Nazareth costituiscono il periodo fondamentale dell’itinerario spirituale di Charles de Foucauld. Sprofondato nel silenzio e la solitudini intuisce il mistero del “lungo periodo della vita silenziosa di Gesù a Nazareth”. Da questo momento non parlerà più di “Gesù di Nazareth” (quale oggetto della fede) ma di “Gesù a Nazareth” (cristologia integrale).

Nel deserto del Sahara

Dopo un soggiorno nell’oasi di Béni Abbès, si spinge più a sud, fino a Tamanrasset e sulle montagne dell’Hoggar. Si stabilisce tra i Tuareg. Là vive “la sua Nazareth” da “monaco, missionario, sacerdote e sacrestano” in un desiderio continuo di essere davvero il “fratello universale”, immagine viva dell’amore di Gesù tra i più piccoli, i più poveri e i non cristiani. Viene ucciso da un gruppo di predoni, la sera del 1° dicembre 1916.

Posterità spirituale

Conquistato dal volto di Gesù di Nazareth, si fa povero come lui, innamorato degli uomini che Gesù ha salvato arrivando a dare la sua vita per loro. Egli è senz’altro una delle figure più significative della chiesa di oggi.

Attualmente vi sono 20 gruppi approvati ufficialmente dalla Chiesa, insieme costituiscono l’Associazione Famiglia Spirituale Charles de Foucauld,  sparse per il mondo che s’ispirano al messaggio spirituale dello “Eremita del Sahara”: vivere la vita di Nazareth là dove il Signore li ha posti.