Papa Francesco ha visitato la Basilica di San Bartolomeo all’Isola, dove ha pregato con la Comunità di Sant’Egidio in memoria dei Nuovi Martiri. Ad accoglierlo all’ingresso della basilica una folla festosa di bambini e anziani, persone malate, disabili, profughi.

“I martiri ci insegnano a vincere con l’amore e non con il potere” ha detto Andrea Riccardi salutando il Papa all’inizio della preghiera. Accanto a lui parenti e amici di coloro che hanno dato la vita per il Vangelo, come Karl Schneider, figlio di Paul, pastore ucciso nel 1939 nel campo di Buchenwald, Roselyne, sorella di padre Jacques Hamel, assassinato a Rouen, in Francia, lo scorso 26 luglio.

“Di che cosa ha bisogno oggi la Chiesa? – si è chiesto Papa Francesco nella sua omelia – Di martiri, di testimoni, cioè dei santi di tutti i giorni”. Dopo aver reso omaggio alle reliquie dei martiri, conclusa la preghiera, il Papa ha incontrato un gruppo di immigrati e di profughi arrivati in Italia con i corridoi umaitari.


Nel 1993, Giovanni Paolo II ha affidato la Basilica alla Comunità di Sant’Egidio. Da quella data la Basilica ha riscoperto la propria vocazione ecumenica, rinnovando i legami che la univano alle chiese d’Oriente, dove la devozione…

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