Oggi ricordiamo Floribert Bwana-Chui, un giovane della Comunità di Sant’Egidio, ucciso a 26 anni  per aver rifiutato di far passare una partita di riso avariato alla dogana congolese, dove lavorava come direttore.

Floribert nasce il 13 giugno 1981 a Goma  nell’est della Repubblica Democratica del Congo, ai confini con il Rwanda, e cresce in un tempo che non conosce la pace, a causa di due recenti guerre sanguinose.  Convinto che non si è mai così poveri da non poter aiutare qualcun altro più povero di noi Floribert dedicava molto tempo ad aiutare i bambini con le Scuole della Pace, nell’orfanotrofio di Baraza e nel quartiere di Mabanga.

Nel 2007 si era laureato in economia e aveva trovato lavoro come direttore dell’ufficio della dogana per la verifica della qualità delle merci. Un posto importante in una città di frontiera come Goma. Il suo compito era quello di verificare la qualità delle derrate alimentari in transito sulla frontiera e certificarne la buona qualità. L’arrivo di Floribert ha segnato per l’ufficio un cambio di rotta improvviso, perché lui, a differenza dei suoi predecessori, rifiutava di lasciarsi corrompere per far passare carichi di cibo avariato. Il mese prima della sua morte, il suo servizio tecnico aveva stilato un rapporto molto dettagliato su una importante partita di riso avariato, e anche questa volta aveva ricevuto telefonate e pressioni anche da parte di autorità pubbliche per chiudere un occhio e prendere il suo compenso come avevano sempre fatto tutti. Ma lui è rimasto inflessibile e ha fatto distruggere tutta la partita (4 o 5 tonnellate di riso). Avrebbe affermato pubblicamente che la salute dei cittadini valeva più della somma di denaro che gli era stata offerta, perché la vita delle persone non ha un prezzo che si possa pagare. Nella notte tra l’8 e il 9 giugno 2007  è stato turato e ucciso per non essersi piegato a tentativi di corruzione.

Nella Basilica di San Bartolomeo all’Isola, Santuario dei Nuovi Martiri è conservata la sua Bibbia.